Il cambio meteo che si annuncia per fine mese sembra configurarsi come, più o meno, la storia già vista qualche tempo fa. Ed ovvero la storia di un blocco anticiclonico che ferma l’atlantico, che delinea una irruzione e che, quindi, disegna una depressione mediterranea tendente a defilarsi verso sud-ovest. Un trend del genere, con il risultato, per come ci dicono attualmente vari istituti, di un profilo anticiclonico ad omega, tende a tenere in opposizione di fase la medesima depressione e la saccatura fredda dell’est, così da non consentire eventuali scene fredde continentali. Da qui a quei giorni, di fine mese e di inizio febbraio, ce n’è, però, del tempo per la verifica di quanto effettivamente accadrà, tant’è che non è detto che non possa, invece, profilarsi un pattern scand+ con la porta dell’est aperta ed un flusso orientale. Inoltre l’evoluzione delle depressioni mediterranee semichiuse rappresenta un pò sempre un rebus. E, pertanto, vedremo. Il disegno si riferisce a quanto prospettato dal modello europeo a fine mese. La relativa situazione generale identifica il quadro di una interruzione dell’attuale fase zonale con un interessante affondo tra iberia e mediterraneo occidentale, mentre la simbologia, dalla freccia grande alle frecce più piccole, serve a descrivere i relativi progressi previsti, contestualizzabili in una espansione anticiclonica su tutta l’europa centro-occidentale tendente ad un disegno ad omega, e nello sviluppo di un cut-off afro-mediterraneo intorno a gibilterra…
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