L’evoluzione che ci porta verso metà mese vede una prima fase caratterizzata da un deciso affondo meridiano sul vicino atlantico ed a ridosso dell’iberia ed un promontorio mediterraneo frenante. Il relativo contesto stabile, certamente foriero di alcuni giorni nel segno di stabilità e di clima mite, è comunque da interpretare come relativamente precario. E relativamente precario non tanto in virtù di una possibile progressione della ampia saccatura verso levante quanto in virtù di una tendenza generale che vede lo stesso affondo maturare in vortice un pò isolato ad ovest ma che vede, nel contempo, vivacizzarsi un flusso del nord-atlantico associato ad affermazioni anticicloniche islandesi. Il disegno della situazione generale prevista intorno ai giorni 13/14 identifica una mappa euroatlantica a sella in cui si riconoscono quattro componenti in azione. Vi si identificano: il promontorio anticiclonico mediterraneo che frena l’azione della depressione ad ovest; l’ampia depressione ad occidente, frutto dell’affondo meridiano sopra menzionato, e che è andata maturando in vortice parzialmente in opposizione di fase con la saccatura del nord-atlantico o dei mari del nord; la medesima vivace azione della saccatura sui mari del nord; la figura anticiclonica sul nord-atlantico. In tale relativo disegno a sella, come detto foriero, per il mediterraneo, di un momento stabile e con temperature oltre la media, andranno a prevalere, intorno alla metà del mese o nei giorni immediatamente successivi, le due componenti presenti a nord con la possibilità del maturare di un profilo ad ampia saccatura, frutto dell’azione della circolazione depressionaria sui mari del nord e della concomitante azione dell’anticiclone dinamico islandese. Ecco che la circolazione ciclonica ad ovest dell’iberia, destinata a progressivo indebolimento, può finire per essere agganciata e rientrare nella saccatura madre; ed ecco che si possono venire a creare i presupposti per una spinta settentrionale instabile. Da qui a dire, però, che avremo il freddo o una irruzione in grado di determinare un afflusso di aria fredda, ce ne corre parecchio. E ce ne corre parecchio perché, al netto di una possibile moderata e rapida azione settentrionale, attualmente le varie carte di previsione di lungo termine privilegiano un tendenziale orientamento nella direzione di correnti occidentali, ed ovvero di aperture della porta del grande ovest. Nel disegno le frecce blu marcano il profilo della situazione a sella dei giorni 13/14 sopra descritta, mentre le frecce viola identificano la possibile evoluzione successiva, che vede protagonista la discesa della saccatura dei mari del nord, quanto meno destinata a scardinare blocchi anticiclonici e ad introdurre condizioni più instabili, e più o meno settentrionali o occidentali…






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                    09 novembre 2025…quali possibili evoluzioni dopo il prossimo promontorio anticiclonico...