Il gradevole scampolo di estate settembrina andrà sfumando ad inizio settimana prossima per gli effetti di un affondo atlantico, nelle vesti di una ben definita saccatura in movimento da ovest o nord-ovest. E’ probabile che il medesimo affondo disegni un quadro meno estivo e più autunnale, ma in un contesto ancora non così chiaro. Sulla sua evoluzione, successiva al disporsi tra la francia e la spagna settentrionale, sussiste, infatti, ancora una certa incertezza. Sarà inevitabile una prima fase di peggioramento, localmente intenso a partire da ovest, seguita da una successiva più probabilmente ancorata ad un contesto di variabilità. Rientra nelle ipotesi evolutive la possibilità del classico transito da ovest ad est ma con la eventualità che, a seguire, maturino, o un corso con saccatura balcanica in maturazione retrograda, oppure un cut-off in stagnazione tra le regioni settentrionali e l’europa centrale o centro-occidentale. In entrambe le evoluzioni possibili sono da considerare sia un certo richiamo di correnti più fresche da levante e sia la persistenza di un tempo non perturbato ma neanche splendido o stabile, con una distribuzione del tempo peggiore o migliore tutta ancora da definire. Il disegno, riferito alla situazione prevista intorno ai giorni 22/23, è identificativo dell’affondo descritto, mentre la simbologia, dalle frecce alle linee, vuole rappresentare l’evoluzione nella direzione del cut-off e di una distribuzione barica che tende a produrre un generale ristagno, con alta pressione sul centro-nord europeo e circolazione chiusa ciclonica in quota, stazionaria e disposta, come detto, tra l’europa centrale o centro-occidentale e le nostre regioni settentrionali. Tra l’ipotesi evolutiva della saccatura balcanica ad asse est-ovest in relativa estensione verso occidente e quella del cut-off sopra indicato variano sia la distribuzione della eventuale instabilità che il grado di diminuzione delle temperature. Ragione per la quale, al seguito del peggioramento della prima parte della settimana ed al netto, in ogni caso, di un movimento stagionale verso aspetti più autunnali o meno estivi, quanto da stabilire per la seconda parte della settimana e, soprattutto, per gli ultimi giorni del mese, rimane di difficile previsione. Potete capire, e lo ribadisco ancora una volta, il non senso, a mio parere, di post, titoli, articoli che trattano di cosa accadrà o potrà accadere tra 12/15 giorni, o, ancora peggio, il prossimo mese o la prossima stagione. Roba corrispondente ad aria fritta? Beh, a mio parere si. E senza mettere in dubbio il valore di calcoli e ricerca meteo che si, elaborano proiezioni di lungo termine ma che, in nessun modo, lo fanno con l’intenzione di dirti come sarà, con una dose accettabile di probabilità, il tempo tra 15 giorni, un mese, tre mesi, un anno...






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                                                   18 settembre 2025...progressi verso l'autunno ...