Settembre si conclude con una certa fase meteo ed ottobre inizia con una fase nuova e derivata, peraltro non proprio così diversa dalla precedente, ma, certamente, seppur con connotati generali sempre ascrivibili a quelli di un contesto con blocco ad occidente, più in linea con quelli di una irruzione. A dispetto della solita meteo del clamore mediatico detta irruzione non avrà nulla a che vedere con glaciazioni o cose del genere. Una volta, nel corso del bollettino di un andrea baroni o di un guido caroselli, sarebbe stato un afflusso instabile dai balcani, associato a relative flessioni termiche. Oggi, la stessa cosa, corrisponde all’arrivo del grande inverno. Io sto con il metodo con cui, i pochi ma realistici e sobri bollettini, privi di ogni riferimento a vetrina, a click, audience, pubblicità, clamore, attira pubblico, inquadravano le cose una volta. Per cui il mio commento delle carte di previsione attuali corrisponde allo scrivere che sta maturando la classica situazione nella quale l’azione combinata dell’alta pressione oceanica e del vortice dell’europa orientale configura una certa spinta retrograda da levante in grado di portarci un pò di correnti balcaniche ed un pò di autunno inoltrato. Mentre perde di importanza l’alta pressione scandinava di un profilo simil rex o dipole e con bassa pressione all’altezza dell’europa centro-occidentale, l’acquista, infatti, una espansione verso nord-est del sub-tropicale ramo atlantico e l’acquistano forcing votati a: 1) spingere la stessa circolazione ciclonica verso sud; 2) farla estendere verso occidente sulla base, anche o soprattutto, di una rotazione antioraria del suo asse orizzontale. Il conseguente movimento in rotazione del relativo asse di saccatura non può far altro, allora, che coinvolgere parte della penisola, segnatamente la parte adriatica ed il centro-sud, per come si conviene ad evoluzioni di questo tipo. Da cui la ventata, temporanea, di tempo instabile e di raffreddamenti, soprattutto su queste aree. Ed in pratica un certo affondo dell’autunno, con segni da autunno avanzato, significativi ma tutt’altro che clamorosi, e circoscrivibile a non più di 2-3 giorni. A seguire il tempo potrebbe, peraltro, non riprendersi subito in maniera stabile in virtù di un anticiclone atlantico, seppur non più orientato nella direzione di espansioni verso nord-est, ancora un pò orientato a mantenere posizioni in alto oceano. Ma è altrettanto vero che la possibile saccatura di inizio prossima settimana, in veloce transito da nord a sud su adriatico e penisola balcanica, potrebbe preludere ad un periodo di maggiore influenza anticiclonica, quanto meno di qualche giorno. Il disegno, che identifica l’irruzione descritta, si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 2/3 ottobre, mentre la simbologia, dalle frecce più trasparenti a quelle più marcate, intende rappresentare l’evoluzione da oggi a quei giorni; evoluzione che vede, per come sopra segnalato, la rotazione antioraria dell’asse della saccatura e la discesa della stessa saccatura verso meridione...






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               30 settembre 2025...incipiente breve fase un pò più fredda ed instabile o da autunno avanzato