La configurazione anticiclonica che domina l’area mediterranea e, soprattutto, l’europa nord-occidentale, si caratterizza con un profilo simil omega che tiene, per ora, a distanza, sia il flusso atlantico che la minaccia della depressione dell’europa orientale. Di fatto quest’ultima ha finito per risultare meno influente di quanto precedentemente ipotizzato, con il risultato di un tempo relativamente stabile anche sui nostri settori adriatici. La fuga di una infiltrazione retrograda è quella che, nel corso dei giorni scorsi, ha disegnato una falla in sede iberica foriera di instabilità su quelle aree e, attualmente, di sviluppi di aree temporalesche significative tra baleari e spagna occidentale che, però, dovrebbero rimanere sul posto o, comunque, non propagarsi verso oriente. La componente in quota, infatti e su quell’area lungo il fianco occidentale dell’alta pressione dinamica, è modesta e meridionale. Va altresì detto che detta componente, sulla base di un certo cambio di circolazione prossimo futuro, dovrebbe diventare occidentale, a costituire il classico flusso secondario nell’ambito di una configurazione simil split-blocking, certamente possibile foriera di una fase più o meno instabile per il mediterraneo centro-meridionale. Tutto, infatti, concorre nella direzione di una certa persistenza del profilo anticiclonico attuale, ma concorre anche, nel contempo, nella direzione di una estensione retrograda o verso sud-ovest dell’area ciclonica dell’est e nella direzione, in buona parte conseguente, di una certa diminuzione della pressione in quota sulla fascia mediterranea centro-meridionale, appunto. Da cui la classica ritornante delle basse latitudini, estesa dall’iberia all’egeo, ed in qualche modo, collegata anche alla porta dell’atlantico. Con la diminuzione della pressione sull’europa nord-occidentale, vedremo poi se, in direzione di fine seconda decade, si potrà avere un ulteriore cambio circolatorio con infiltrazioni dal nord-atlantico capaci di destabilizzazioni sulla penisola più estese. Il disegno mostra la situazione generale prevista intorno a metà mese e mostra, con il supporto della simbologia, lo split, ovvero il ramo principale del flusso atlantico sbarrato e deviato verso nord ed il ramo secondario sopra descritto che corre lungo la spagna ed il mediterraneo meridionale. E mostra, nel contempo, l’estensione verso sud-ovest della configurazione depressionaria dell’europa centro-settentrionale in grado di coadiuvare o marcare la medesima corrente instabile occidentale del basso mediterraneo…






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                             12 ottobre 2025...verso una fase instabile sul mediterraneo centro-meridionale…