Il sub-tropicale continua a mantenere posizioni relativamente meridionali, ostacolato da sistemi depressionari che governano la fascia centrale o centro-settentrionale del continente. La presenza di una figura anticiclonica sull’estrermo nord fa, a sua volta, la sua parte, contribuendo al mantenimento di detta situazione. L’infiltrazione, sotto forma di modesta e piccola saccatura o goccia fredda, attualmente tra corsica e baleari, rientra nel contesto di detto quadro, orientato a qualche disturbo ed al mantenimento di una fase non troppo calda. La medesima circolazione depressionaria, sostanzialmente presente in quota, dopo aver prodotto un momento instabile su aree del centro-nord andrà rapidamente esaurendosi, fagocitata da un certo rialzo barico e da un sub-tropicale che proverà a guadagnare posizioni. Tuttavia, seppur considerando le incertezze del caso e la necessità di verifiche future, lo stesso sub-tropicale non sembra orientato a produrre promontori in pieno mediterraneo; ma sembra orientato ad espandere un’onda più ad ovest e tra iberia e vicino oceano, con la conseguenza di una possibile certa incisività del flusso perturbato dell’europa centrale, contestualizzabile in una struttura ciclonica che può diventare in grado di coinvolgere, con il suo flusso settentrionale instabile, nord-est ed adriatico (vedi disegno della situazione prevista intorno ai giorni 16/17). Un fatto che, nel complesso, può essere interpretato come l’espressione di un trend che non vede, almeno per qualche altro giorno, ritorni di vere onde di calore o spinte africane in quota. E’ ancora da vedere che cosa, in tal senso, potrà accadere poi tra fine seconda ed inizio terza decade, quando la spinta settentrionale sopra indicata si sarà esaurita o trasferita verso levante. C’è la possibilità, infatti, che, mentre si avvicina da ovest una nuova saccatura, si possa avere l’espansione di un’onda positiva in mediterraneo; ma rimane ancora da capire la sua connotazione di onda stazionaria o di onda pre-frontale...
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